Nuovo Ducati Monster 2021
Finalmente abbiamo provato il tanto discusso Monster, cambiato nell’estetica ma non nell’anima.
Alla presentazione è sembrato che Ducati quest’anno abbia voluto rischiare grosso mantenendo il nome di un’icona motociclistica, che da sempre ha caratterizzato questo modello con un estetica molto definita. La scelta di eliminare il telaio a traliccio ha creato tantissime critiche tra i più tradizionalisti, ma Ducati ha assicurato che il guadagno di peso ed agilità ci farà vivere emozioni ancora più forti!
A primo impatto il nuovo arrivato non rispecchia quello che ci si aspetta da un Monster, ma da più vicino ci si accorge di tantissimi nuovi dettagli e la cura che ha sempre accompagnato questo modello. In poco tempo si fa l’occhio alle sue nuove linee più aggressive e affilate, che si distaccano dalla linea classica che lo ha sempre distinto.
Nei dettagli ci si perde!
Ogni superficie è curata e lavorata in modo da non essere mai banale. I nuovo faro a led la rende molto giovane, e vedendola dal vivo siamo rimasti molto colpiti anche da quello posteriore. Le nuove frecce dinamiche danno un tocco in più alla moto ed evitano finalmente di doverle sostituire immediatamente.
Ma non tutto è cosi entusiasmante… il nuovo scarico che passa nella parte inferiore, fa rimpiangere la vecchia chiocciola che impreziosiva il motore. Le stesse frecce anteriori sono posizionate in una scocca leggermente esterna, che interferisce un po’ con le linee del serbatoio. Infine anche il radiatore risulta essere molto esposto e senza alcuna copertura per camuffarlo.
Ora basta guardare, Guidiamola!
In sella al nuovo Monster la cosa che ci ha subito colpito è la sua comodità: la sella presenta una buona forma ed imbottitura confortevole, il manubrio più ravvicinato consente una posizione più naturale e poco impegnativa. Questo ci fa subito pensare che questa moto ci permetterà di macinare parecchi chilometri. Anche la sella del passeggero è ben studiata, sufficientemente ampia e la posizione delle pedane permette di avere le gambe in una posizione rilassata.
Di fronte a noi troviamo il nuovo cruscotto T.F.T. con una grafica molto chiara e semplice da leggere. I comandi sono facilmente accessibili dal blocchetto sinistro, da cui in attimo passiamo alla mappa Sport. All’accensione il suono che si avverte è ruggente, ma non particolarmente intenso, dovuto anche alle normative Euro 5. Abbiamo avuto modo di sentire i silenziatori Termignoni su un modello Plus che monta il cupolino, unghia coprisella e puntale: il suono un po’ più cupo migliora di poco il suo tono, sperando in una proposta aftermarket più spinta.
Prima dentro e si parte!
La frizione è morbida, facile da gestire e le marce entrano senza fatica (anche se qualche folle è capitata, tipico della struttura del cambio Ducati). In un attimo si prende confidenza con la moto, evidenziando una buona sensazione di controllo e stabilità in curva. Il motore risponde molto bene al comando del gas, risultando sempre pronto e disposto a farci divertire. Purtroppo non abbiamo avuto molto spazio per spingere tutte le marce, ma la potenza non sembra mancare mai, regalandoci facilmente qualche impennata, sempre ben controllata dal anti wheeling. La posizione del manubrio alto e ravvicinato da una sensazione di maneggevolezza superiore ai precedenti modelli, in più si aggiunge un peso complessivo della moto ridotto all’osso, che rende la moto facile in ogni situazione.
Arrivati alla fine del nostro giro ci tocca fare una piccola inversione da fermi e subito ci accorgiamo quanto l’angolo di sterzo sia aumentato.
Che dire il nuovo Monster ci ha colpito molto e non avremmo voluto più scendere da quella sella. Una volta alla guida tutti i pregiudizi sul nuovo telaio spariscono in un attimo e ci si accorge subito di quanto ora sia un modello più moderno e competitivo nella sua categoria.
Il nuovo Monster è sicuramente una moto che consiglieremmo per il suo essere agile, intuitivo e divertente.
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